Split della Mad Cap Collective: Lorenzo Fragiacomo da un lato e i Father Murphy dall’altro. Il primo non entusiasma molto. Parte leggero, funk, quasi Fun Lovin' Criminals insieme a qualcosa degli arrangiamenti degli Air. Carino. Ma poi le altre 2 tracce stagnano nel ripetitivo, caricando di lounge e bossa elettronica che ricordano i Montefiori Cocktail, ovviamente con uno spirito un po' diverso. Curàti, perdono però in fretta anche il possibile gusto retrò. E’ anche vero d'altronde che tre tracce sono poche, e che dischi così, spesso, vogliono essere una colonna sonora, aspirano ad essere “cinematografici”. E qui, in 10 minuti, come fai ad esserlo.
I Father Murphy, invece, sfruttano benissimo il tempo a disposizione. Tre ballate oscure e tetre che ci fanno dimenticare lo spirito del vecchio “Six Musicians Getting Unknown” (2005). Certo, il clima da party freak rimane ma ormai è più buio e polveroso. Lamenti quasi vicini agli ultimi Liars e organetti oltretomba che stanno sull’asse – se questo asse può esistere – Tom Waits/Velvet Underground. Tre pezzi veramente belli. E le attese sul nuovo disco aumentano. Quindi, “When Ground Figures Bless In Black Tutus” è un disco che tra altissimi e medio-bassi si fa ascoltare volentieri. 20 minuti veloci che lasciano la voglia di averne ancora.
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La recensione When Ground Figures Bless In Black Tutus di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-11-16 00:00:00
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