The Banshee
Public Talks 2006 - Rock, New-Wave, Britpop

Public Talks

Vola Genova. Vola verso Londra con un low-cost della linea Suiteside. E arriva fino all’NME: non al sito (fin troppo facile) ma addirittura all’edizione cartacea dello storico settimanale musicale inglese. Piccole grandi soddisfazioni per noi italiani, provinciali sempliciotti dell’impero del rock’n’roll. I Banshee si meritano queste attenzioni e commenti positivi: chiaramente non sono i salvatori di un bel niente, ma è altrettanto evidente che sono riusciti a mettere in fila una manciata di brani accattivanti, che incitano al movimento, al ballo in pista, il tutto con naturalezza e freschezza. Le coordinate sonore pescano a piene mani dai ritmi serrati e nervosi del post-punk di fine Settanta, con gli scatti epilettici e irriverenti dei Devo e le sferzate stridenti dei Gang Of Four, fino ad arrivare a suggerire facili paragoni con gruppi inglesi dei tempi moderni che hanno attualizzato (scopiazzando?) con successo questa formula sempreverde, come Franz Ferdinand, Rakes o Good Shoes. Volendo trovare una pecca al disco, la si può individuare nell’eccessiva ripetitività della struttura dei brani, ma, durando l’album giustamente solo trentaquattro minuti, non si corre certo il rischio di annoiarsi.

Un buon debutto insomma, effervescente e scalpitante. Sarebbe opportuno raffinare un po’ la qualità compositiva, e poi forse anche la stampa estera dedicherà più di un trafiletto ai quattro ragazzi from Genoa

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