OGNIBENE Démodé 2022 - Cantautoriale, Indie, Pop rock

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Cinque perle di onestà artistica, oltre il trend e le mode, cinque canzoni che vivono bene da sole, ma che insieme formano un quadro che merita di essere ammirato.

Dèmodè è l'ultimo lavoro di OGNIBENE (Davide Ognibene), cantautore modenese della classe '86.

Si tratta di una raccolta di cinque brani in stile pop rock che rappresentano un po' un manifesto della personalità e della quotidianità dell'artista.

Musicalmente parlando l'ensemble è standard per la musica pop, con uno scheletro composto da una solida batteria e un basso bello rotondo che doppia con gusto la grancassa e ne condivide felicemente le frequenze, chitarre acustiche ed elettriche che con frasi ben dosate e suoni mai troppo aggressivi fanno arrangiamento, tastiere e synth che contribuiscono a far cambiare passo alle canzoni nelle fasi di transizione da un modulo costruttivo ad un altro.

La voce che merita sempre un capitolo a parte, è la protagonista indiscussa tra gli strumenti e come tale viene trattata, mantenendola fuori dal mix e perfettamente intelligibile. Pochi effetti ben dosati e timbro ed intonazione sempre perfettamente a fuoco.

Le vibrazioni che sprigionano queste cinque canzoni sono sempre positive e c'è il giusto mix di spontaneità, festa e profondità. Si parte da una sorta di manifesto come Dèmodè, una sorta di rivendicazione di un modo di essere fuori dal trend, passando da una canzone come Mistico a Las Vegas, dove citazioni e rimandi di alto profilo fanno pensare molto al modo di costruire versi di Gabbani, per arrivare alla catartica Che vita di merda e alla più emozionante tra le cinque tracce, quella di chiusura Terra madre. Un finale che lascia il cielo delle emozioni leggermente nuvoloso, ma pur sempre sereno.

Il lavoro di produzione rende tutto il disco di facile ascolto, perché non ci sono intoppi o scelte sperimentali ma soltanto buon pop d'autore al servizio dell'orecchio dell'ascoltatore finale.

In conclusione Demodè è un piccolo scrigno con cinque gemme, tutte cariche di comunicatività e tutte molto diverse tra loro. L'ascolto risulta leggero, fluido e si chiude con un'impennata di pathos, una sorta di colpo di scena tematico che però rente il tutto ancora più dirompente. Cinque canzoni che meritano di essere ascoltate e riascoltate.

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La recensione Démodé di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-01-10 18:55:36

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