Nell'EP degli Estenz c'è molto di già sentito. I brani sono composti sulla linea trafficatissima del pop/rock stile Negramaro. Melodie svelte, ritornelli che esplodono, testi ironici, rock che si fa rimpiazzare da freesbee veloci di elettronica per dare sferzate 'dance'. Il tutto rasenta il trash, a partire dal titolo "Colazione dalla Piera", fino alla foto della copertina con dirtyaudrey! (scomunicando "Colazione da Tiffany" che non viene quasi in mente), e continuando con i toni compressi/ frenetici e schizzati/demenziali da Raffaella Carrà. Un delirio naive che sta a metà tra arruffamento da Tricarico e cantautorato.
"Ho perso" è la traccia che colpisce di più perché di ampio respiro, ricorda De Gregori anche se meno fine, la melodia è intrisa di rimpianto. Imperversante come le altre canzoni, ma più cartacea, più seria. Anche se inserti di elettronica in coda la riportano nel groove d'ondata dell'EP.
Gli Estenz vogliono canzoni divertenti, e finiscono con coerenza a comporre canzoni divertenti, solide e piccanti, ma non così forti come quelle di Bugo, o Caparezza, né trash e spigliate come quelle della Carrà. Non è un EP istantaneo e seppur ben registrato e studiato manca di centrare il bersaglio. Come una copertina "Colazione dalla Piera" il cui gioco intrinseco rimane irrisolto e con la bocca asciutta.
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Già, perchè se una lei scrive qualcosa di cattivo (cattivello, in realtà), dev'essere perchè non la dà via, vero?
> rispondi a @elScusa l'acidità, bello, il malumore tira fuori il mio lato femminista...o forse è solo che "c'ho le mie cose"...:]
come da subject...
> rispondi a @nicko:)