Zdzislaw e Popcore, un manifesto artistico in sei tracce
Il cantautore milanese Zdzislaw torna con un nuovo lavoro in studio dopo Equilibero (2019) e lo fa cercando di superare l'idea di genere musicale, creando cioè un genere "senza genere", il Popcore appunto. L'ambizioso obiettivo di superare le etichette spinge la produzione e la composizione verso un'ottima strada con idee molto valide, tuttavia facilmente inquadrabili in generi "classici".
Sia chiaro, Popcore è un ottimo disco, ben scritto e suonato. Tuttavia più che un disco senza generi risulta essere un disco con sei diverse impronte sonore. Ogni canzone ha una propria identità, un proprio sound identificabile. Dal pop rock di Ego e Siamo Polvere, al sapore folk di Finì che morte non ci separi e il rock alternative a pesanti tinte blues di Fremiti residui, niente suona realmente "nuovo" e non sarebbe un problema se l'intento dell'album non fosse quello di definirsi senza etichette. Probabilmente l'idea alle spalle di Popcore è più un manifesto artistico, la volontà di lasciarsi contaminare liberamente dalla musica, che l'intenzione di plasmare realmente un nuovo genere.
La tensione compositiva si sfoga maggiormente negli arrangiamenti delle chitarre. Popcore è un disco pieno di chitarre. Acustiche ed elettriche si spingono dai dolci arpeggi alle spasmodiche distorsioni noise. In brani come Fremiti residui e Finì che morte non ci separi possiedono un carattere più stabile, che da identità alla canzone. In Insegnami a distrarmi la chitarra compie invece un vero e proprio crescendo insieme alla voce, quasi egualmente protagoniste nel brano.
L'anticonformismo di Zdizlaw è di certo autentico. Si sente in tutto il disco la volontà di andare oltre la classica canzone orecchiabile, di creare musica fuori dagli schemi. Gli arrangiamenti nascondono ottime idee sia nella composizione che nella scelta dei suoni con una produzione sempre di buon livello.
Dopo l'ascolto di Popcore l'aspetto che incuriosisce di più di Zdzislaw è senza dubbio l'ambito live. Un artista che valorizza l'aspetto melodico ma con un bel pacco di chitarre elettriche è sempre meglio ascoltarlo sotto palco.
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La recensione POPCORE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-03-23 11:59:00
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