Tra consciousness e flow di livello, il nuovo disco di Nocivo Regaz regala momenti di profondità rari nel panorama discografico urban moderno. Una voce che può farsi spazio sgomitando.
Classe '91, formatosi con le sacre scuole del rap nostano e internazionale, per Nocivo Regaz i tempi sono maturi in ottica di pubblicazione di musica inedita: si arriva così alla release di "Regaz di quartiere", nuovo disco che vede la luce, in totale indipendenza, col sovraggiungere della primavera e si fregia di importanti collaborazioni.
Sono dieci i brani a comporre una tracklist parzialmente disvelata nel corso del tempo attraverso il lancio cadenzato di singoli: nell'intera proposta di ascolto, si respira ortodossia hip-hop e forme rap quanto più lontane dal fare brutto, dall'ostentare e dal darsi un tono che, francamente, puzza di fake da un chilometro lontano. Per Nocivo Regaz la musica è una terapia, ha un potere taumaturgico a metà fra profano e sacro, facendo eco a quanto visto nell'artwork di copertina: l'MC si espone in prima persona aprendosi anche alle collaborazioni, ed è innegabile quanto sia importante quella con un decano della scena come Inoki.
Tra spoken word, consciousness e flow di livello, in "Regaz di quartiere" non c'è spazio per leziosità di sorta: tra queste barre, la musica si eleva per uno scopo più importante, per salvare quanti attraversano un momento di difficoltà e riescono a riconoscersi in questi testi. Un ritorno a quella funzione anche sociale che sembra essere messa (molto) in disparte, almeno nelle più dominanti dinamiche discografiche.
E va bene così, perché una voce vera troverà sempre modo per farsi spazio sgomitando.
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La recensione Regaz Di Quartiere di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-05-19 00:00:00
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