Misero SpettacoloTutto è un'opinione2006 - Rock

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Alle prime note si esce dalla metro di Parigi negli anni sessanta, catapultati nelle atmosfere di un film di Truffaut. Disco sorprendente con varie chiavi di lettura. Ogni pezzo ha una vita propria ed è contemporaneamente legato al suo successore. Un unicum armonico che sembra destinare un senso verso l’esterno.

L’ascolto di “Sur le sky di Parigi”, riporta alle atmosfere rock decadenti dei Radiohead o i nostrani Quintorigo. Insomma ci sono pezzi che rimangono nel cervello come "Il fuoco di Paride" che racconta una storia e interpreta l’anima. Menzione speciale per “La più bella cosa mai capitata”, ballata stile Marillion: ci vuole coraggio e talento a raccontare un’utopia.

Una soffusa atmosfera medievale pervade il disco. Il rock classico sfiora la sinfonia da camera. Perfetto stile Nick Drake come nelle criptiche “Quel che resta” e “Dentro di noi”. Insomma, qualcosa di non catalogabile e vagamente retrò. Ci sono tutte le premesse per parlare di un’opera originale che sconfina nella poesia, senza perdersi nella banalità. Ascoltate “Stelle cadenti”. E siete è pronti a riprendere il metrò nella notte chiassosa e lenta della Parigi blu.

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La recensione Tutto è un'opinione di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-11-08 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • utente018 anni faRispondi

    Sur le sky di Parigi è in gamba