gb Hurt Everything Hurt 2023 - Rock, Rap, Alternativo

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Emo-urban per danzare tra le lacrime.

Da qualche parte c’è una festa, da un’altra un funerale

Nel verso iniziale di Problema, traccia d’apertura di Everything Hurt, c’è già condensata l’intera idea di musica e di poetica che gb Hurt ha deciso di perseguire nel suo esordio. Gli ingredienti sono per la verità abbastanza sdoganati di per sé nell’attuale panorama pop italiano: un’attitudine emo, dolente e melensa, e una ballabilità sommessa tra urban e trap.

Quello che funziona nella ricetta di gb Hurt è la combinazione che riesce a fare di questi mondi in apparenza agli antipodi. Beat mutuati dalla nuova scena urban pop italiana fanno da base a racconti di disperato dolore, nei quali è difficile trovare anche una pur minima scintilla di positività e speranza, tra immaginari dark vampireschi e solitudini inevitabili. A salvare il disco dal cadere in una tanto estrema quanto stucchevole arci-disperazione giovanile ci pensano proprio le sonorità urban, riuscendo ad alleggerirne il carico emotivo e a rendere i brani meno musoni.

Everything Hurt non è certo un titolo che trasuda ottimismo; e tuttavia è un disco che sembra indicare, con le sue scelte musicali, che la soluzione a questo onnipresente dolore sia una paradossale leggerezza da trovare in noi. Eccoci ballare in una stanza fumosa, con poche luci dimesse, a piangere lacrime che nessuno riesce a vedere, ma che non fermano i movimenti del nostro corpo. Chi l’ha detto che non si può ballare per disperazione?

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La recensione Everything Hurt di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-06-02 00:31:03

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