Col suo urban pop sporco e onesto Selmi si mostra sfatto in una cornice lo-fi
La musica di Selmi, cantante toscano classe 2001, suona come una domenica di inizio estate, come una giornata in cui si guarda fuori dalla finestra in maniera sorniona, senza sapere bene cosa fare, ma con un principio di sorriso stampato sulle labbra, tra una sigaretta e l'altra. Il suono è disteso e si appiccica alle pareti, cerca di non strafare o di stupire particolarmente le orecchie di chi ascolta.
Il nuovo singolo di Selmi si chiama Scarico, ed è un brano urban pop abbastanza scaltro, dal sound intelligente, ritmica lo-fi accompagnata da un piano elettrico e sample di sax come sciami d'api, a rendere l'atmosfera più interessante o ricercata. Un pop che all'apparenza sembrerebbe estremamente innocuo o privo di appeal, ma che grazie ad un paio di dettagli ben curati riesce a spiccare nel calderone informe che è il genere a cui appartiene. O almeno ci prova.
L'uso della voce innanzi tutto. Ascoltando Selmi cantare non si penserebbe certo ad un ventenne, ma questo sembrare più maturi, anche fingendo, a volte può essere un buon modo per darsi una spinta. Se tutti i cantautori pop nati dopo il 2000 cantano con voce piangente i propri sbatti è giusto andare contro, sporcarsi e raccontarsi davvero sfatti, nel mezzo di una gioventù sudata e che sul futuro non ha un occhio per forza speranzoso. Selmi non rivoluzionerà la musica italiana, ma ci si può fermare una manciata di minuti ad apprezzare la sua onestà neo-cantautoriale.
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La recensione Scarico di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-06-13 23:03:24
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