Federico Fiumani
Donne Mie 2006 - Cantautoriale, Rock, Punk

Donne Mie

"La mia ragazza dorme / la domenica mattina / e dopo colazione si rimette a dormire // Io la prendo con filosofia, nel suo lavoro le pause sono strette / io la prendo con filosofia, perché lavora 6 giorni su 7 / Non come me / che non faccio / un cazzo / tutto il giorno // La mia ragazza nuota / nei laghi del silenzio".

Certo che c'era un altro modo per iniziare questa recensione, anziché riportare fedelmente i versi di apertura del brano "La mia ragazza dorme la domenica mattina", traccia numero #7 contenuta nel disco solista del cantante e autore Federico Fiumani. L'altro modo era correre su Wikipedia, imparare tutto in fretta e tornare qui mostrando di saperne più di Scaruffi. E infatti sono partito proprio da questa seconda opzione. Non foss'altro che nel frattempo "Donne Mie", che è poi il disco che vi sto raccontando, girava per la quinta volta nel lettore. Avvolgendomi in una spirale di contemporaneità che mi ha poi impedito di fare pompini al Fiumani leader storico del gruppo XY eccetera.

Prendete la canzone "L'incendio", è quella che apre il disco. Ecco, lì al 40esimo secondo di "L'incendio", per esempio, ti arriva una Fender con riverbero a suonare 4 note ascendenti. Quindi? Quindi gli Amari ci avrebbero messo un synth, Babalot un rumore, i Baustelle gli archi di C. U. Rossi, gli Afterhours uno strumento di Enrico Gabrielli. E invece Fiumani ci mette una stronza chitarra, glaciale e meditativa come il suo profilo sulla copertina del disco. Quindi una chitarra che richiama un profilo. Questo per dire che un artista, quando è se stesso al 100%, non ha bisogno di stupire, o sovraprodursi, o stortarsi per farsi notare. Te lo trovi lì monolitico: identico a se stesso nel fumare una sigaretta, nel posare per una foto, nel pensare a un arrangiamento.

Poi c'è questa cosa delle donne. Che il disco forse è dedicato alle donne. Ma lasciamo stare, ché intanto arriva "L'ora più bella": una canzone parlata con sotto ancora quella chitarra elettrica di prima. Fino a 3' e 55". E poi succede un casino. Succede che sta per entrarti in casa la rivoluzione sotto forma di punk italiano. Per 45 secondi. E poi nient'altro. Poi Federico ricomincia a cantare in "Perdonami di essermi innamorato di te" manco fosse Battisti. Ma saltiamo un attimo a "Un'idea di Paola". Una canzone in cui Paola cazzo se ha ragione, e noi siamo stati tutti un po' Fiumani almeno una volta nella vita con una Paola di fronte. E allora quando questa Paola gli dice "tu ami un'idea di me, non me" e lui risponde "spogliati che ti faccio vedere come amo l'idea di te ma non te". Beh, allora cos'altro c'è da dire? Niente, tanto ce lo sta già dicendo lui.

E allora ascoltiamocelo, 'sto Fiumani. Anzi, andiamo in negozio e compriamocelo, 'sto Fiumani. Mettiamolo nello stereo e ascoltiamolo mentre ci racconta le sue vicissitudini all'Ira Record Store, quando nessuno gli comprava i dischi e arrivarono gli avvocati. Fallito vero, non come i loser. Scopatore vero, non come i Motley Crue. Poeta vero, non come i. Fumatore vero, non come i rastamanni salentini. Chitarrista vero, non come gli shoegazer di Cremona. Cantante vero, con le stonature vere e i parlati veri e senza 15 armonizzazioni come boh. Per dovere di completezza avviso che in questo disco ci sono chitarre acustiche (molte), chitarre elettriche (molte) pianoforti (pochi), batterie (poche) bassi (forse, non è importante). L''importante è che qualsiasi donna vorrà scoparsi Federico dopo queste 12 tracce. Non era stato inventato per questo il rock'n'roll?

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.