Spigo Luci stanche 2006 - Rock, Noise, Alternativo

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Eh già, ce ne sono ancora in giro, di figliocci di Godano.

Se - chessò - non siete sbalorditi per la copertina, se i vicentini Spigo non li conoscete direttamente, se non siete disposti e/o interessati alle nuove proposte che "traggono ispirazione" dai Marlene Kuntz, se non siete insanabili completisti & collezionisti, fermatevi alla prima affermazione.

Se vi pare impossibile ch'io recensisca ancora un album - che ha però il sapore di un demo, se non vi accontentate di attendere la prima variazione a 3/4 di programma - salvo poi scoraggiarvi nel sentire ancora la "stessa-canzone-stile-3-di-3" (ma stavolta con chitarra acustica), se non volete cadere ne l'agguato di beccarvi l'esangue voce del berico imitatore che quando alza il tiro sembra Freak Antoni, se il sesto senso vi dice che sin dal titolo "Luci Stanche" tira un'aria viziata e preferite chitarre gracili ma vive a quelle troppo sature, se non siete necessariamente incuriositi dal catalogo della neonata Bad Flower records e se avete accumulato un sacco di importanti ascolti in arretrato… ripeto: dovevate fermarvi alla prima affermazione. Che dice già tutto.

Il resto è un ascolto che scivola, indolore, insapore quasi stanco, in una decina di brani che magari regalano qualcos(in)a dopo il primo play, ma rimangono irrimediabilmente nell'affollatissimo limbo del dignitoso esercizio, ma nulla più.

Dignitoso, ma nulla più. A esser buoni.

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La recensione Luci stanche di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-11-12 00:00:00

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