Airportman Off 2006 - Lo-Fi, Folk, Post-Rock

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Passare dal “post” è un attimo. Ormai sono così tante le esperienze andate oltre il rock, o il folk, o qualsiasi altro genere, che usare la parola “post” oggi ha meno significato, meno di quello che aveva tempo fa. E nonostante ciò ti può capitare di incontrare un disco che ti manda fuori lo stesso, oltre quello che ormai consideravi “normale”. Suoni che evocano nuovamente desolazione come da tempo i dischi post-rock non fanno. Suoni che rimettono sottovuoto tutto, musica, anni, parole, spiegazioni. Proprio come un bel disco post-rock di un tempo, insomma.

Questo sono le 11 tracce di “Off”, ultimo disco degli Airportman, band di Cuneo che ha sempre vissuto come un eterno progetto parallelo. Tutto strumentale: quaranta minuti di chitarre acustiche e elettriche, glokenspiel e pianoforti, fisarmonica, sintetizzatori e rumori di fondo. In fondo, in fondo qualcosa ti scava. Ti lascia più che stupito per la sua forza di evocare scenari del tutto fuori dalla realtà, ma vicini a quello che possono essere il mondo intimo dei tuoi sentimenti. “When” di Vincent Gallo e anche un po’ le sue musiche per film, insieme al folk da spazzole e sabbia dei Giant Sand - non molto però - e le distorsioni dei Black Heart Procession. E le intromissioni di sax di Stefano Giaccone (ex Franti) riportano i pezzi quasi ad essere riconoscibili nei Naked City più rock e così anni ‘90, ma sono pochi, il disco viaggia altrove. Un “altrove” che non verrà mai chiarito ma che fa venire la pelle d’oca.

Il disco si conclude con quella che può essere traccia più vicina alla forma canzone, tra la bassa fedeltà acustica alla Microphones, l’indie-folk dei Papa M o alcune cose dei Xiu Xiu. Un disco veramente bellissimo. Quasi commovente. Da sentire col contagocce perchè, se no, si rischia di farsi del male. Consigliato.

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La recensione Off di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-11-17 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • utente0 18 anni fa Rispondi

    "Suoni che evocano nuovamente desolazione come da tempo i dischi post-rock non fanno." -sottoscrivo. Meritava il primascelta, altro che lo sfigatone FF