"Bar beautiful" è un album prodotto da Vibrisse, distribuito da Grande Giove (stessa etichetta dei Carpacho) e masterizzato da Babalot. Che di Michele Modenini e Gabriele Bucciarelli, in codice Mode9, è amico sin da quando suonavano insieme nei 3000Bruchi – progetto uscito su Aiuola edito nel 2003. Alle spalle di Mode9 luccica quindi uno scenario di cui Bar Beautiful è il recente raccolto.
Uno scenario che un'altra volta focalizziamo a Roma. Anche se loro sono di Bologna. La Roma quella dei coccodrilli che escon dalla doccia e del pop. Dell'intellettualizzazione naif, della libertina espressione, della malizia seria. Mode9 si staglia in bilico avvolgente tra new pop anni '80 e downbeat electro-pop. Basi soft elettroniche, tastiere anni 80 sono patine d'opaco e elettro-vintage. Su cui aggiungere strisce di voce, sussurrata e incantata. Vicino a Gazzè e Godano. O lo-fi e stonata come di un bimbo che invece di parlare canta. Senza finzione.
Come uno che ti sussurra la sua diavolo di pura visione. I testi parlano di Amos il camionista, di una missione, di piccoli cammelli, gatti, di un bar, della polizia, della suburbana e del tabacco. Sono così ritmati e terra a terra da sembrare fatti con pasta di strada. Se non fosse per una trascendenza surreale, sognante, che li trasporta a Vega. Dove Mode9 è astronauta in radiotrasmissione: esotico, in differita (sarà la registrazione?), nostalgico delle cose più umane e piccole del mondo.
Meglio scarabocchi di colore che inutili protocolli. E gli scarabocchi da Vega ci piacciono tantissimo. Consiglio vivamente Bar Beautiful. Inedito da lasciare interdetti.
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