Prima di schiacciare play ero davvero spaventato. Forse mi aspettavo di sentire la voce della Santanchè, in uno spoken word agghiacciante, che mi invitasse ad amare l'Italia e le sue bellezze, possibilmente rinascimentali e botticelliane. E invece nulla di tutto questo. Open to Meraviglia rientra nell'ambito delle canzoni istantanee e parodiche, che prendono di mira una delle idiozie del momento per crearne un calembour festoso e delirante.
Le Canzoni Giuste riescono in poco più di due minuti a creare un circo abbastanza divertente, un crossover di Sud Sound System, Caparezza, Salvini, Depardieu, Faccetta Nera, Facchinetti, Maccio Capatonda, Dario Fo, e un tappeto di fisarmonica che talvolta subentra a mettere ancora più confusione. Non si tratta di una vera e propria parodia, perché la campagna per il turismo Open to Meraviglia fa nettamente più ridere del brano in sé. Si tratta più nello specifico di un corollario, una bizzarra nota a piè di pagina, lunga ed esplicativa, sebbene non lineare.
La band pescarese riesce anche a giocare con grande agilità sugli stereotipi della musica salentina, per quello che diventa un più che riuscito sfottò su più fronti, una danza a cui mancherebbe una parata clownesca per completare il pacchetto visivo. Un caos coerente, per ghignarsela un po', e fare una caccia al tesoro di citazioni e sample.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.