Un disco declinato in totale libertà, con la voglia di abbattere i confini e creare una miscela di stili sotto il segno del rock
Tornano dopo un consistente periodo di iato Miss Chain & the Broken Heels, il progetto animato da Astrid Dante che si è, successivamente, evoluto in band; alfieri del rock suonato e dei chilometri consumati on the road, verso lo scadere del 2023 hanno pubblicato "Storms", disco su licenza Wild Honey (distribuzione Awal).
Dieci tracce che si fregiano del contributo, alla produzione e dietro il banco di regia, di Riccardo Zamboni: insieme a un autentico nume tutelare, la band che arriva da Vicenza (ma caratterizzata da un respiro fortemente internazionale) anima musica fatta di strumenti analogici, sguardo ai decenni passati con la seria volontà di abbattere qualsivoglia tipo di barriera. Il filo conduttore è immediato: rifiutare, categoricamente, le consuetudini di collocarsi, di appiattirsi su stilemi ben precisi per disporre il fruitore a un ascolto più comodo. Qui non funziona così, perché i saliscendi ritmico/melodici confezionano composizioni che strizzano l'occhio a un vasto novero di riferimenti, di gruppi che fra USA e UK hanno scritto pagine di storia della musica.
Lungi dall'essere un mero fenomeno di citazionismo, Miss Chain & the Broken Heels tornano in carreggiata con idee chiare e soluzioni espressive valide, ora che viviamo in pieno gli anni '20 del terzo millennio. L'auspicio è di non dover aspettare troppo tempo per nuovi inediti, perché menti creative del genere sono sempre ben accettate dai timpani di chi ha voglia di ascoltare, prestando attenzione e interesse.
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La recensione Storms di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-01-10 11:29:31
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