JackTea Curiel 45 2023 - Cantautoriale, Funk, Rock d'autore

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Un disco delicato e soave, perfino troppo

Curiel 45, che è poi il nome di un indirizzo, è il disco d'esordio di JackTea aka Giacomo Toschi, un cantautore di Cesena che si mette in gioco con un album che da un lato mi ha fatto tanta tenerezza e dall'altro mi ha lasciato un ricordo non indelebile, per citare un eufemismo. Ma iniziamo subito sgomberando l'elegante dalla stanza: le canzoni qui proposte sono tutte, nessuna esclusa, carine e delicate, alcune delle quali anche molto interessanti, come "Va bene", traccia tra l'altro che chiude l'album. Tuttavia, ed è qui a mio avviso il vero punto debole dell'intera impalcatura, purtroppo questa delicatezza a volte, troppe volte, rasenta l'impalpabilità. Il funky che ogni tanto viene fuori è piacevole, intendiamoci, ma davvero troppo in sordina per rappresentare un reale e concreto punto di forza. Uno ascolta un pezzo, lo apprezza, magari nota qualche sfumatura intrigante ma poi, una volta terminato, rischia davvero tanto di dimenticarsene.

I motivi di questa "amnesia istantanea" potrebbero essere tanti ma, almeno credo, uno può risalire a una omogeneità di arrangiamenti, davvero troppo ridotti all'osso che fanno sì che le varie canzoni tendano un po' tutte ad assomigliarsi, dovendo perciò imporre un'attenzione suppletiva all'ascoltatore che magari non tutti sono disposti a concedere. Eppure, ed è qui il vero valore del lavoro di Toschi, i testi sono belli, limpidi e teneri, e quindi meritano di essere ascoltati, anche a più riprese. Magari, qui mi lancio in un suggerimento, un po' più di varietà e di colori nell'arrangiamento dei pezzi potrebbero dare un corpo più solido a idee gassose molto belle. 

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La recensione Curiel 45 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-10-27 00:00:00

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