Un pezzo di elettronica intelligente, da ascoltare sia sulla pista da ballo che seduti in poltrona
Fondere l'elettronica dell'asse Londra-Berlino di fine '90 e inizio 2000 al cantautorato italiano degli anni '70. Sulla carta potrebbe sembrare una follia. E invece gli Ave Quasàr dimostrano che questo mix davvero atipico funziona veramente bene.
Notti Nere, il nuovo singolo del progetto musicale formato da Luca Grossi e Fausto Franchini, trae infatti spunto da quella corrente di intelligent dance music resa celebre da mostri sacri del calibro di Aphex Twin e i Radiohead più sperimentali e coraggiosi di Kid A e Amnesiac.
Sonorità ballabilmente intellettuali che incorniciano un testo criptico ed evanescente, la cui interpretazione viene lasciata alla sensibilità di chi lo ascolta. Un po' Autechre, un po' Pasquale Panella. È questa la formula dietro la quale si cela il segreto degli Ave Quasàr.
La libertà in un dialogo di schermi e regole
Mi sembri stanca, vorresti uscire?
La libertà a inizio secolo
In mille pagine la lingua è fragile
Mi sembri stanca, vorresti uscire?
Fuggire da qui
Canta il power-duo piemontese in Notti Nere. Versi saturi di parole enigmatiche che sembrano fluttuare all'interno di sonorità implose e ossessive, degne dei migliori club undegorund, dove il robotico tappeto ritmico della drum machine si fonde alle lunari e ipnotiche armonizzazioni di synth e looper.
Il nuovo singolo degli Ave Quasàr è una canzone che sa distinguersi dalla massa, carica di mistero, sensualità ed ermetismo tanto nella forma quanto nel contenuto. Un pezzo che può essere tranquillamente ascoltato (e apprezzato) sia tra il sudore e le luci stroboscopiche del Berghain di Berlino che comodamente accoccolati tra i braccioli della poltrona di casa.
Notti Nere è l'ennesima dimostrazione dell'eclettico talento musicale degli Ave Quasàr. Un estro a cui manca una sola cosa: un album. Rimaniamo in paziente attesa di nuove notizie.
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La recensione Notti Nere di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-11-05 01:51:00
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