Uniplux
I Dannati, i militanti e lo stregone 2006 -

I Dannati, i militanti e lo stregone

Lo guardi in foto e capisci tutto: abbracciato alle sue tre amanti a 6 corde o appoggiato ad un muro, chiodo aperto e pelo in vista. Leggi i titoli delle canzoni: "Marchesa De Sade", "Regina Dell'Autostrada", "Radio Rock", "Ultima Generazione"...Donne col tacco e sadomaso, prostitute ammalianti ("Regina dell'autostrada, tu hai una marcia in più (...) Giudici, assessori, preti, professori / pagano il biglietto per portarti a letto"), le radio pirata e i Clash ("Dalle 7 alle 23, Radio Vaticana non fa per me (...) Prostituta, carcerato, omosex / Radio Rock trasmette per te"), il punk che era ("Lacrimogeni e blindati per noi che volevamo un mondo nuovo e libertà"), la società che cambia e dimentica. E ancora moto a tutta velocità, "pelli di serpente" dure a morire, "Fuggiamo via di qua, fa schifo questa città". E a rendere il tutto ancora più retrò, un'abbagliante cover degli Area con assoli, vocalizzi e tastiere. Insomma un immaginario rock anni '80, tanto reducismo e anticlericalismo, la voglia di cantare per i diversi perchè diversi ci si sente. La musica è un concentrato di rock FM, come Vasco e Joe Perry degli Aerosmith fusi insieme con gli arrangiamenti dei Beehive. Fabio Nardelli, psicoterapeuta e leader dei romani Uniplux, storico gruppo ultraventennale della scena punk all'amatriciana, ha partorito un album semplice e diretto, ma lontano anni luce dai gusti di un potenziale lettore di Rockit. Come si dice in questi casi, massimo rispetto. Comunque, mi piacerebbe vederlo collaborare con Remo Remotti.

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