Paolo Saporiti La mia falsa identità 2023 - Cantautoriale, Folk, Rock d'autore

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Un disco fiume, nel mezzo del cammin di nostra vita

Ho ascoltato lungamente, a più riprese, questo La mia falsa identità di Paolo Saporiti per, almeno, due ordini di ragioni. La prima è che questo album non arriva, diciamo così, dal "classico" esordiente o comunque da un artista nuovo sulle scene, tutto il contrario. Saporiti è un cantautore di grande esperienze che in pezzi come "Lucciole", giusto per citare un brano che mi è particolarmente piaciuto, dimostra tutta questa sua esperienza. La seconda motivazione, collegata alla prima, è che questo La mia falsa identità è sì un disco-fiume in certe sue parti abbastanza verboso e denso ma che trova proprio in questa sua "prolissità" anche una prolissità di qualità.

Le canzoni, infatti, almeno dal mio punto di vista, pur non brillando, quasi mai, per chissà quali arrangiamenti, scorrono una dopo l'altra su una sotto-trama di un lavoro complesso e stratificato, diviso in due metà e che lo stesso cantautore milanese definisce come definitivo: "La mia falsa identità potrebbe rappresentare tanto la fine del percorso intrapreso fino a ora, quanto un nuovo inizio". A me questa idea qui non solo piace tantissimo ma mi pare anche come una piccola, ma tenace, forma di resistenza all'obsolescenza programmata del nostro tempo contemporaneo. Saporiti, invece, si ferma e dice che su questa giostra chiamata tempo moderno lui non ci vuole salire: lui si diverte anche in mezzo alla strada, a cantare le sue canzoni. 

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La recensione La mia falsa identità di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-01-30 16:59:39

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