Claudym Incidenti di percorso 2024 - Rock, Pop, Urban

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Il primo disco della cantante milanese rappresenta l'arrivo sulla scena di una ragazza, arguta, ironica e auto-ironica, per un ibrido tra pop e urban dove c'è anche spazio per un pizzico di Verdena

Chissà cosa sarebbe stato della trentenne illustratrice milanese Claudia Maccechini, alias Claudym, dopo il suo dichiarato amore per l'hip-hop e il pop delle nuove grrrls della scena americana fatta di Upsahl ma anche di King Mala e che in verità tanto deve al genio della desaparecida Lilly Allen, se non avesse mai incontrato un suo personale cipiglio, uno schiribizzo, rivolto verso certo indie nostrano di tutto rispetto. Magari sarebbe finita a ingrossare le fila delle varie cantanti dalla lingua biforcuta entrate nel rap-game come contrappeso al predominio maschile e finite a giocare la stessa partita invece d'essere una valida alternativa, un felice contraltare; oppure si sarebbe rintanata dentro la comfort-zone delle sponsorizzazioni, fra le mura accoglienti di chissà quale brand pronto a monetizzare qualsiasi brano dal taglio pop trasformandolo in appetibile jingle pubblicitario.

Di pezzi (come direbbe Elio) catchy Incidenti di Percorso (Island/Universal) ne ha tanti ed è veramente un soffio e ci troviamo un brano come Bugia come sottofondo di chi sa quale spot televisivo. Che comunque non sarebbe un male, se non altro daremmo spazio al nuovo, ma credo andremmo contro quel valore in più che, in termini marxiani, andrebbe soltanto a rimpinguare le tasche sbagliate e soprattutto ci priverebbe da qui a breve dell'aspetto più artistico. Invece Claudym merita di essere considerata per ben altro, ovvero per quella che è: una tra le più intelligenti voci femminili del rap dall'inizio della diffusione alle nostre latitudini di questa musica a oggi.  E se la precedente asserzione potrà sembrare azzardata (e, in effetti, lo è, visto che oramai trovare qualcuno che non rappa o-giù-di-lì è praticamente impossibile) anche soltanto un ascolto del suo primo album (dopo UN-POPULAR, EP del 2022) convincerà anche i più scettici del contrario.

I motivi sono presto detti. Claudym non cerca né di imitare né di scimmiottare suoi equivalenti maschili, né si sente inferiore a essi. La sua immagine e la sua musica, e ancora prima il suo messaggio, sono in toto autosufficienti, tanto che le piace occuparsi totalmente di ogni aspetto del suo alter-ego. Un po' come (con tutti i dovuti distinguo) Queen Latifah nei primissimi anni '90 aveva una visione “totale” di se stessa e si poneva come discendente spirituale delle regine africane, Claudym è così ma con un attitudine che arraffa più dal punk e dal DIY (Do It Yourself! ossia Fattelo da sol*!) che dall'ispirazione politica o mistico-religiosa.

Non che il suo non sia un lavoro a suo modo “politico”, anzi, la sua personalità diretta e la sua immagine immediata, di forte impulso prima-Billie Eilish o prima-Grimes o prima-Bjork (a seconda di quanti anni avete) rappresentano l'arrivo sulla scena finalmente della ragazza scaltra, dispettosa, arguta, astuta, ironica e auto-ironica ma soprattutto non solo poetica (visto che di melodia ne abbiamo fin sopra i capelli) ma anche policulturale. Perché la sua musica, in sintesi, non fa “il resto” come di solito si dice in questi casi, fa tutto, combinando con sapienza tubetti concentrati di chi ha bene appreso la lezione colta dei Verdena, dei Dente, dei Generic Animal e dei primi Coma Cose. L'ha assimilata, l'ha cotta bene e l'ha rimessa in circolo un'altra volta fatta propria, con una nuova grana, una nuova sensibilità e un nuovo vissuto in grado di creare nuove storie ed empatie.

In Incidenti di percorso ci sono varie Claudym che si rispettano nelle differenze. Anzi, credo sia in quella terra di mezzo che Claudym sia veramente tale. Non so dire da qua al suo prossimo disco se un aspetto prenderà il sopravvento e quale o se deciderà di reinventare completamente il gioco - e con questa testa qui potrebbe tranquillamente. Di sicuro è da tenere d'occhio.  

 

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La recensione Incidenti di percorso di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-03-08 15:59:00

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