Time Keepers L'Ultimo Uomo Sulla Terra 2007 - Progressive

L'Ultimo Uomo Sulla Terra precedente precedente

Bisogna chiudere gli occhi. E’ essenziale. Chiudere gli occhi e abbandonarsi all’immaginazione, rilassare gambe e braccia e immergersi nelle visioni dei Time keepers. Sussurri psichedelici tra intarsi rock, lunghe cavalcate progressive e schegge di profondità, un album strumentale dove le uniche parole, pronunciate con enfatica partecipazione, sono brani recitati. Ispirato al film “Cuore di vetro” di Werner Herzog, questo concept aspira a divenire la base di una vera e propria rappresentazione, un evento culturale con voce narrante e proiezioni, un’opera rock. Ma le intenzioni della band naufragano tra strutture musicali tiepide e sonnacchiose, elementi mal miscelati e pochi spunti originali: alte aspirazioni non si accompagnano con la creatività necessaria, tutto rimane in forma embrionale e celato dietro una ricercatezza che si rivela, dopo l’ascolto, mera presunzione. “L’ultimo uomo sulla terra” resta purtroppo un’intensa ambizione priva di valenza concreta, un bel sogno e nulla più.

---
La recensione L'Ultimo Uomo Sulla Terra di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-06-26 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia