Sciarada s/t 2007 - Strumentale

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C’era, qualche anno fa, una pubblicità di un’automobile che aveva uno slogan imbattibile. “Per molti, ma non per tutti”. Una frase che fotografa perfettamente l’ascolto dell’ep eponimo degli Sciarada, progetto veronese nato dall’incontro tra Michele Nicoli (chitarrista dei Canadians) e Matteo Sorio degli Haai Op Die Aas e Ultimo Attuale Corpo Sonoro.

Perché è vero, si tratta di una band difficile. Per apprezzarne il fascino ci vogliono curiosità a mille e orecchie stanche delle banalità - che a pensarci bene dovrebbe essere davvero stancante, la banalità, anziché dominare i suoni che ci circondano e scandire continuamente i nostri passi e i nostri sbadigli rassegnati. Il cd che ruota vorticoso nello stereo è allora un aspirapolvere che spazza via l’ordinario per far posto allo straordinario. I cui contorni apocalittici vengono a fatica immortalati da termini abusati e limitanti come post rock o ambient. I nomi, quelli classici che si fanno in questi casi (Labradford, Brian Eno, Tribes Of Neurot), sono, più che influenze, dei bisbigli che mormorano in sottofondo, mentre le chitarre arpeggiano e le tastiere seducono. E allora è come se fosse un bellissimo mosaico che gioca sui dettagli, anche impercettibili ma ben presenti e fondamentali per la riuscita dell’opera.

Ed è scontato tessere un elogio degli Sciarada, orgogliosamente fuori dalle tendenze che contano ma mai chiusi in se stessi e in un egocentrismo autistico che non ha mai portato niente, né arte né bellezza. Come dire, ricercati ma non spocchiosi. Avanguardisti ma non onanisti. Sperimentali ma non scevri di emozioni. Per molti ma non per tutti. Appunto.

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La recensione s/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-04-12 00:00:00

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