Tiromancino La descrizione di un attimo 2000 - Pop, Alternativo

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Personalmente non ho mai apprezzato più di tanto i Tiromancino: ho ascoltato distrattamente i loro primi due album e i singoli estratti dagli stessi non mi hanno mai colpito. Vederli poi quest'anno a Sanremo mi sembrava una mossa estremamente commerciale, soprattutto perché a differenza dei Subsonica la band romana ci è arrivata in punta di piedi.

Mi metto così ad ascoltare l'album pubblicato in occasione del festival, soprattutto perché sono rimasto, stavolta favorevolmente, colpito dal pezzo presentato sul palcoscenico dell'Ariston. E a dire la verità "La descrizione di un attimo" conferma le buone impressioni suscitate qualche mese fa.

L'ensemble, supportata splendidamente da Riccardo Sinigallia (è sua l'ottima produzione artistica), rivela così decise influenze 'bristoliane', sconfinando spesso nella psichedelia di stampo barrettiano (La distanza). In questo disco suonano benissimo i campionatori, accordati nel modo migliore con le melodie che ricordano passaggi tipici del trip-hop. Il singolo Strade è un piccolo girellino acustico che sa tanto sia di Portishead che di Archive; altrettanto bella è la title-track, arrangiata con archi e mandolini (un po' come dire…Max Gazzè che incontra i Casino Royale di "Sempre più vicini").

L'album è ricco di atmosfere soffuse, tanto che non mi sembra azzardato definirlo un disco 'notturno' (Due destini, L'anima), ricco di 'little beat' (So,Il peggio non è tranquillo) che si insinuano nelle casse e difficilmente ti lasciano anche dopo l'ascolto.

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La recensione La descrizione di un attimo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-05-06 00:00:00

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