Un disco che dietro all'apparente dolcezza dream pop nasconde tanta rabbia ma anche voglia di chiudere con il proprio doloroso passato
A MODERN WITCH è il titolo del nuovo album di Adult Matters, nom de plume dietro cui si cela Luigi Bussotti, cantautore originario di Viterbo. A quasi quattro anni di distanza dal suo secondo disco, Flare Up, il musicista laziale torna con nove tracce più "materiche" rispetto alle sognanti atmosfere del precedente lavoro.
L'album, nonostante affondi le proprie radici nell'intimismo sonoro del dream pop (Modern) e dell'indie-folk (Corrupt Bastards e Sweet Uragano), presenta infatti un'evoluzione degli arrangiamenti in ottica quasi orchestrale, garantita da un'organica convivenza tra una sezione di fiati (Stars e Memory Loss) e chitarre elettriche sature di quell'onirica distorsione tipica dello shoegaze (Eating Disorder).
Un sound bifronte, ottenuto da Bussotti grazie anche all'aiuto in studio dei producer Anton Sconosciuto e Cecilia Pellegrini, dietro la cui apparente ed eterea dolcezza si cela tanta rabbia, cristallizzata in strofe e ritornelli nei quali Adult Matters mette in fila la lunga serie di traumi e travagli attraversati durante la sua complessa adolescenza. Quella di un ragazzo Queer in preda a una forte crisi di identità, cadenzata da ossessioni e disturbi del comportamento (Eating Disorder). Un vero e proprio "tunnel di rabbia e frustrazione", reso ancora più buio da relazioni interpersonali tossiche, capaci solo di peggiorare questo latente caos interiore.
Nonostante una pronuncia inglese non perfetta, che in alcuni passaggi "azzoppa" il grande pathos presente nei suoi brani, A MODERN WITCH resta comunque un ascolto veramente intenso. Un disco coraggioso, frutto degli sforzi di Adult Matters di mettere a nudo le proprie paure e debolezze, esorcizzando i fantasmi del passato per poter mettere una parola "Fine" al capitolo più complesso della propria vita.
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La recensione A MODERN WITCH di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-04-19 00:05:31
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