L'orizzonte sconfinato e immenso dei sentimenti non corrisposti apre alla scarnificazione di un brano pop, ridotto a sola voce che si muove sui tasti di un piano
Nuova musica vede la pubblicazione, in primavera, per modestamente: "Alberi bianchi" è il titolo del singolo inedito che vede la luce il recente 4 aprile 2025, secondo estratto da "di aria e disamore".
Continuità e sospensione dalla più recente release (il singolo "Scordati") si alternano in una poetica espressiva molto scarna, ridotta all'osso e a un suono di pianoforte che ben rappresenta la solitudine concettuale che circonda l'artista nativo d'Agrigento; in circa tre minuti di sviluppo sul pentagramma, modestamente richiama sensazioni e bisogno quasi ancestrali, con la metafora di un bambino ubriaco che restituisce pienamente l'idea del sentirsi ancor più minuscoli di fronte a un orizzonte gigante, come può essere quello dei sentimenti non corrisposti.
Nei dettagli, si apprezza l'attenzione profusa anche in sede di post-produzione insieme ad Antonio Todaro, con riverberi leggeri e suoni di fondo che ben si mimetizzano nel mosaico di missaggio, ma di certo non sfuggono a un orecchio più attento, abile ad apprezzare una certa pasta analogica nei tratti somatici di questo brano.
Sarà interessante tenere alta l'attenzione, fiduciosi che modestamente saprà restituirci musica che vuole davvero mettere in condivisione qualcosa con il suo fruitore, vivendo di approccio autoriale e tumulti dell'anima che solo la musica può esorcizzare.
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La recensione Alberi bianchi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-04-19 11:00:48
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