Alo EazyYuppidu2024 - Pop, Elettronica

Yuppiduprecedenteprecedente

Kitschness poppettara che ci ricorda come, in fondo, siamo tutti dei potenziali "sottoni"

Yuppidu, oltre a essere il titolo dell'amarissimo musical di Adriano Celentano, da oggi è anche il nome del nuovo singolo degli Alo Eazy, quartetto nato a Capriata d'Orba, minuscolo comune disperso tra le colline dell'Alessandrino, dall'incontro tra i musicisti Michele Aloisi (voce e basso), Simone Zunino (chitarra elettrica), Gabriele Zunino (batteria) e Stefano Panelli (tastiere e synth).

A pochissime settimane da Cool, la band piemontese torna sulle nostre pagine con un brano - pubblicato in realtà a novembre del 2024 - che si allinea a quel pop sperimentale e volutamente kitsch simile (ma non manierista) a quello di Pop X, fatto di tanto autotune e un'ironia che dietro la sua "cazzonaggine" nasconde un lato dolcemaro. Il tutto mescolato a sonorità analogiche e digitali, grazie alla pacifica convivenza tra chitarra e basso con synth ed effetti vocali.

Una forte anima poppettara, elettronica, frizzante e strumentale, a cui gli Alo Eazy affiancano un testo vivacemente trasognato, messo a terra con una metrica hip-hop ma comunque votata alla melodia, in cui Michele Alosi canta del rapporto "tira e molla" con una moderna femme fatale che, oltre al protagonista del brano, ha ai suoi piedi migliaia di follower che compulsivamente mettono "Mi piace" a qualsiasi contenuto pubblichi sui suoi profili social.

Ti ho lasciata andare
Poi ho preso la scossa
Così percossa, attonita
Mi lasci a terra ma manco che fossi una borsa
Vestita di Prada, la gente ti guarda, ti chiama ti squadra
Ti segue su Insta, la storia l'ha vista persino Cristiano Ronaldo

Cantano gli Alo Eazy nel loro "nuovo" singolo. Grazie a sonorità stralunate e strofe vivacemente contemporaneeYuppidu è un brano dove il pop si fonde a una malinconica ironia che ci ricorda come ognuno di noi, quando trova qualcuno per cui ha un debole, diventa inevitabilmente un "sottone".

Un pezzo frivolo ma solo all'apparenza, che conferma le ottime intenzioni di un progetto musicale che, puntando sulla sua piacevole freakness, potrebbe trovare uno stile con cui distinguersi dalla massa.

---
La recensione Yuppidu di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-06-29 15:52:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autoreavvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussioneInvia