Undici tracce in bilico tra rock ed elettronica, che si muovono tra gli angoli più oscuri della nostra società
Daimon è il titolo del nuovo disco dei Nuovo Disordine Mondiale, apocalittico nome scelto dai romani Aldo Onori, Giulio Colletti e Giulio Massimo Scipioni per il loro progetto musicale. A oltre quattro anni di distanza dall’EP NON SO SE AVETE PRESENTE, il trio - attivo da tempo nel circuito underground della Capitale - torna con undici tracce pubblicate dall’etichetta veneta VREC Music Label e distribuite da Audioglobe.
Trentacinque minuti di ascolto dominati da atmosfere cupe e minacciose, che si cristallizzano in sonorità spinte verso un rock elettronico ancora più aggressivo e crepuscolare rispetto a quello sfoderato dai NDM nei loro lavori precedenti. Un avvicendamento costante tra falesie di chitarre distorte e oscuri pianori di synth capaci di creare profonde gole rocciose in cui risuonano echi all'industrial dei Nine Inch Nails (C.E.S.E., cantata insieme a Luca Romagnoli dei Management, e La tua volontà) ma anche al math rock etnico à la I Hate My Village (Daimon ed Entanglement) e del noise rock dei Bachi da Pietra (Polvere di stelle e Decidere di uccidere).
Oscure trame sonore che il trio romano accompagna a testi altrettanto inquieti, capaci di gettare uno sguardo pessimistico sul mondo che ci circonda grazie a un mix lirico che si muove con grande naturalezza tra critica sociale, esoterismo e citazioni bibliche.
Pur non essendo un disco di facile ascolto, Daimon è indubbiamente un lavoro degno di nota, tanto potente quanto rabbioso, figlio prediletto della frustrazione sociale verso quella società malata e iniqua nella quale, volente o nolente, tutti noi siamo costretti a vivere. Un album intriso di tensione e risentimento, che conferma la capacità dei Nuovo Disordine Mondiale di trasformare in suono i nostri incubi peggiori.
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La recensione Daimon di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-05-10 03:08:52
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