Una visionaria mini-suite di 10 minuti, sospesa tra variazioni musicali e simbolismo poliglotta
Quando un brano di 10 minuti vola via come un soffio allora il suo autore ha fatto maledettamente centro. È proprio il caso di The Ghost Behind Me, il nuovo, lunghissimo singolo di Palma De Majorca, progetto musicale dietro cui si cela Matteo Maiorca artista di origine siciliana ma nato in Trentino e ora di base a Milano.
Da questo intricato retroterra geografico non poteva che nascere un musicista capace di sparigliare le carte in ogni suo singolo lavoro. E anche questa volta, Maiorca non ha tradito la propria policroma natura. Prodotto dall'etichetta Wire Records, The Ghost Behind Me è brano-fiume lungo dieci minuti spaccati, che si muove all'interno di scoscesi e sfaccettati crepacci musicali, in grado di toccare il rock sperimentale dei Radiohead dell'era Amnesiac e l'art pop di inizio anni '10 à la alt-j.
Una moderna interpretazione del post-prog tanto onirica quanto implosa, ottenuta da Palma De Majorca grazie all'apporto di un band di spicco della scena indipendente italiana come i The Bankrobber. Il brano può infatti essere diviso in tre "movimenti" principali, ognuno con una propria identità sonora.
Il primo è costruito su pattern ritmici sfaccettati, che rimbalzano come una palla da squash contro linee di basso essenziali ma incatonate perfettamente negli incavi di suono disegnati da bordoni di piano sospesi e dilatati.
Il secondo segmento è invece dominato da una chitarra elettrica che, alternando suoni secchi e ultra-riverberati, introduce una svolta timbrica più rarefatta e meditativa, dal retrogusto quasi jazzy.
Nella parte finale, il brano cresce d'intensità fino a sfociare in una lisergica e brillante coda, in cui un flauto traverso accompagna l'ascoltatore lungo un allucinato itinerario transcontinentale, elencato da un coro che ne scandisce le tappe come un ipnotico mantra (Osaka, Busan, Dalian, Chaoyang, Ulan Bator [...] Bratislava, Graz, Trent, Milan).
Questa vera e propria mini-suite viene accoppiata a una lunghissima serie di strofe poliglotte che, mescolando la lingua inglese, italiana e latina, compiono un vero e proprio viaggio spirituale e geografico. Un esodo ultra-corporeo, diviso tra cupa introspezione (I see the conjunction of every part of my guts/And now I float in my bones), visioni allucinatorie (Away from this Anemic Sabbath, without any memory) e un cosmico senso di smarrimento (The chant of the Black Mass no longer reigns/Seeing myself from another latitude).
The Ghost Behind Me è una complessa e vibrante sciarada sonora, frutto dell'unione tra dinamismo musicale e criptico simbolismo poetico. Un brano di qualità sopraffina, con cui Palma De Majorca e i The Bankrobber ci accompagnano in un rito propiziatorio sospeso tra colpa, trascendenza e dissoluzione dell'ego.
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La recensione The Ghost Behind Me (feat. The Bankrobber) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-07-01 00:00:00
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