Un inno pop alla dignità ritrovata.
Con “Questa vita è la mia”, la band toscana Lamarea firma un ritorno maturo e sorprendentemente autentico, calandosi con sensibilità e freschezza in sonorità pop venate da un sofisticato revival anni '90. Il nuovo inedito della formazione di Camaiore, da sempre attenta all'equilibrio tra parola e suono, si presenta come un manifesto di autodeterminazione dopo la tempesta emotiva di una relazione tossica.
Il brano si apre con un groove pulito, quasi minimal, che lascia spazio a una linea vocale intima e disarmata. Poi, senza forzature, il pezzo cresce e si stratifica, fino a esplodere in un ritornello che si fa subito familiare, forte di una melodia accattivante che richiama la golden age del pop radiofonico italiano di fine millennio. Ma non è solo nostalgia: tra i beat si insinuano incursioni hip hop dal sapore urbano, che donano al brano un respiro contemporaneo e una credibilità fuori dal tempo.
Il testo, diretto ma mai banale, racconta la presa di coscienza e il bisogno impellente di liberarsi da dinamiche manipolatorie. È una scrittura che parla chiaro, senza sovrastrutture, ma che sa anche lasciar emergere sfumature emotive complesse. Il tono è quello di chi non ha bisogno di gridare per farsi ascoltare: la rinascita non è raccontata come un gesto eclatante, ma come un cammino lento, fatto di scelte consapevoli, cadute e riscatti. C’è un velo di malinconia che attraversa tutto il brano — non tanto per ciò che è stato, quanto per ciò che si è dovuto perdere per salvarsi.
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La recensione Questa vita è mia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-05-29 08:04:21
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