Un breve e coloratissimo sogno hyperpop costellato di synth 8-bit, manga e videogame
Si chiama zyx - come le ultime tre lettere dell'alfabeto lette al contrario - ed è il primo EP di STARAMAMA, alias Maria Caggianelli, poliedrica artista di stanza a Milano che, mescolando la cultura nerd alla musica elettronica, si autodefinisce come "una creatura bambina, fluida, che non crede nel giudizio".
Tre tracce, interamente autoprodotte insieme al sound designer Gianluca Agostini che, per una decina di minuti abbondanti, ci portano nel piccolo mondo interiore della performer lombarda plasmato attraverso voci pitchate, synth e drum machine orfani di qualsiasi tipo di sample. Ogni suono presente in zyx è stato infatti creato da zero: niente loop o frammenti preconfezionati, ma solo una costruzione artigianale, completamente modulata "a mano".
Il risultato di tutto questo è un tris di scenari sonori sì digitali ma con un'anima squisitamente analogica dove l'esagerata euforia dell'hyperpop si mescola alle vibrazioni pixelate in 8 bit della chiptune. Un abito sonoro brillante e coloratissimo che cade bene su corpi di strofe e ritornelli concisi ma densi di citazioni e riferimenti al mondo degli anime (Death Note e Seven Deadly Sins) e dei videogiochi (Monkey Island e Super Mario).
Districandosi in questa fitta selva di nerditudine, STARAMAMA riesce ad affrontare con apparente leggerezza temi profondi: dal complesso rapporto tra arte e identità personale (misa misa) alle relazioni amorose disfunzionali (Escanor), passando per il concetto di famiglia queer ed elettiva (mufasa).
Grazie a un mix tra sonorità retrofuturistiche e un lirismo ermetico e personale, zyx è un esordio di indubbia qualità, reso ancora più prezioso dalla sua natura fortemente DIY. Un EP ricco e davvero originale con cui STARAMAMA si presenta come un'artista da tenere sicuramente d'occhio nel prossimo futuro.
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La recensione zyx di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-06-06 00:00:00
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