Quando una canzone diventa una condanna sentimentale
Per chi ama veramente la musica, dedicare una canzone al proprio partner è sempre un discreto azzardo. Perché, quando le relazioni finiscono, il rischio di ritrovarti con un brano che adori legato in maniera irreparabile a qualcuno che ora ti sta sul cazzo è sempre dietro l'angolo.
Questa cosa probabilmente Alessandro Forte la sa molto bene, visto che in Clash, il suo ultimo singolo, esplora proprio questo spiacevole inconveniente, andando a scomodare addirittura i padrini del punk britannico "impegnato".
Prodotto dall'etichetta Ohimeme, il nuovo brano del cantautore piemontese, scritto a quattro mani con Francesco Baccini, racconta dell'amaro in bocca che resta dopo la fine di una relazione con una persona che, per un lasso di tempo, abbiamo amato per davvero. Un ricordo malinconico che, per il protagonista del pezzo, viene ciclicamente "riattivato" quando parte London Calling dei Clash: la canzone che amava ascoltare con la propria (ormai ex) anima gemella.
Una storia come tante, capace però di riflettere la complessità dei rapporti umani, fatti anche di incomprensioni e strade che si separano. Forte la trasforma in musica attraverso corposi cluster di strofe e ritornelli cantati con un flow melodico, in grado di fondere il canto con un metrica non tanto dissimile a quella del rap. Fiumi di parole riversate su una strumentale amaramente nostalgica che, ruotando attorno a brillanti arpeggi di chitarra elettrica, resta sospesa su una corda tesa tra l'indie e un pop rock percorso da venature emo.
A conti fatti, Clash è un brano in grado di portare a termine i suo scopo - leccarsi le ferite del post-breakup - confermando l'interesse di Alessandro Forte verso questo gigantesco topic, peraltro già esplorato nel precedente singolo X Stare Meglio. Una comfort zone tematica che, per evitare il rischio di stucchevoli ripetizioni, meriterebbe nuove angolazioni in pezzi o dischi futuri.
---
La recensione Clash di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-06-01 01:51:25
COMMENTI