Un pezzo lisergicamente simbolico tanto nei suoni quanto nelle parole
Sogno n.3 - Quella volta in Val di Susa è il titolo del nuovo singolo di MAGICOMAGGIO, non de plume dietro cui si cela il cantautore originario di Bergamo Mario Maggioni. Il pezzo, completamente autoprodotto, anticipa di qualche settimana il quarto capitolo di Cartoline dall'esilio, progetto discografico portato avanti dal musicista lombardo sin dal 2020.
Quasi sei minuti e mezzo di ascolto, fortemente influenzati dal rock psichedelico degli anni '60, basato su chitarre jangly e ipnotiche, che non disdegnano incursioni nella crudezza espressiva del garage. Un'attitudine da outsider, anti-mainstream fino al midollo, in grado di avvicinare questo pezzo ai territori pattugliati da band come Brian Jonestown Massacre e Dandy Warhols.
Anche a livello di testi, Sogno n.3 affonda in un lirismo simbolico che mescola immagini naturali (Per volare migliori nella durata del sogno sognato/Per assorbire la rugiada spremuta da due foglie spazzate), suggestioni scientifiche (Per carpire dalle stelle la vita segreta di un bosone dubbioso) e scorci urbani (corre veloce a Milano quel treno ad elettrotensione). Strofe e ritornelli sospesi, in grado di muoversi tra realtà, allucinazione poetica e (forse?) una velata critica alla ferrovia TAV.
Mettendo da parte un suo eventuale coinvolgimento con le polemiche riguardanti la famigerata linea Torino-Lione, Sogno n.3 resta un pezzo suggestivo, dotato di sonorità crude, spontanee ma anche da strofe simbolicamente evocative. Un corposo assaggio che ci stuzzica il palato in vista del nuovo disco che MAGICOMAGGIO ci proporrà nel corso di questo 2025 ormai giunto al giro di boa.
---
La recensione Sogno n.3 - Quella volta in Val di Susa di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-06-08 22:12:26
COMMENTI