Il mondo del Villanesimo vuole cantare in coro il succo della vita, senza paura
Ci sono generazioni che sono finite in mezzo a un qui pro quo, tra chi nei decenni precedenti credeva ancora con fermezza nella bellezza del posto fisso - praticamente quello di Checco Zalone - e chi nel futuro imminente sarebbe stato convinto della bellezza di nuove definizioni come work-life balance e smart working. Quelle generazioni intrappolate nell'equivoco volevano solo trovare un proprio posto nel mondo, magari sperando di potersi esprimere nelle cose che ama di più.
Baffi feat Comeilmiele è il brano manifesto sia di questa tensione irrisolta sia del disco di debutto solista di Simone Villa: "Ti sei giocato l'eventualità di un posto fisso in questa realtà e di un futuro che tu non lo sai dov’è ma sai che c’è", dice la canzone d'apertura, "chiederei sicuramente più coraggio di non giocare a nascondino con me stesso e di vivere adesso e di trovare il mio posto".
A proposito di posto, c'è un punto che quelle generazioni sospese dovranno capire con fatica e sudore: la vita è facile, basta essere la persona giusta al momento giusto nel luogo giusto. E che ci vuole. Questo vale per tutti gli ambiti dell'esistenza, dal lavoro all'amore (Waterloo). Ci sarebbe però un buon rimedio per poter navigare tra le incertezze e le asperità della quotidianità: riuscire semplicemente a "stare distante", vivere la vita che si ha e andare al suo Succo, senza paura (Bruce Lee).
Le otto tracce del concept album consentono al cantautore pop torinese di mettere nero su bianco una vera e propria filosofia di vita, il Villanesimo, e di spaziare tra le sfumature colorate della profonda musica leggera con la chitarra acustica e i sintetizzatori, dal cantautorato italiano sognante (Ritornerà l'estate) al rock più elettrico e fisico (Fame, NTVP con Mano Manita).
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La recensione Villanesimo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-06-15 22:20:53
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