La malinconica introspezione del trip hop unita con la sognante e rarefatta staticità della musica ambient
Plumbeo, raffinato e malinconico. Dream - Side A, il primo EP dei Not My Value, sembra un personaggio letterario russo - come Anna Karenina o il Principe Myškin - trasformato in musica. Prodotto in completa indipendenza su distribuzione Believe e anticipato dai singoli Sign Language e Silence, l'esordio sulla media distanza del duo milanese si snoda infatti in cinque tracce che fluttuano in mezzo ad atmosfere gelide e implose, come un iceberg alla deriva nel mare del Nord.
Quindici minuti di ascolto ipnotico, dominati da una tragica eleganza, ottenuta unendo l'oscura malinconia downtempo del trip-hop con l'immobile rarefazione dell'elettronica ambient. Sonorità sospese tra serenità e inquietudine, ottenute dai Not My Value grazie a pattern ritmici lenti e sincopati, ombrose texture di synth e riff di chitarra crunchy e dilatati.
Ed è su questo onirico plateau musicale che si stende alla perfezione la fragile, dolente ed etera voce di Lisa Marchiani - la cantante dei Not My Value - alle prese con testi introspettivi ma permeabili all'esperienza condivisa: dall'inesorabilità del tempo che passa (Sign Language) alle tante scatole mentali nelle quali ognuno di noi si rinchiude (My Valium), passando per l'indifferenza che gli esseri umani provano verso le sofferenze dei propri simili (Silence).
Grazie alla sua intima e rarefatta suggestività, Dream - Side A è un EP veramente ben curato, dove ogni suono si trova sempre nel posto giusto e al momento giusto. Un risultato da non dare per scontato, vista la sua natura squisitamente self produced, in grado di incuriosisci verso i prossimi passi che i Not My Value decideranno di compiere nei mesi a venire. Magari con un Dream - Side B, chi lo sa?
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La recensione Dream - Side A di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-06-23 00:06:55
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