Una ballad elettro-pop in stile notturno, tra intimità e maturità.
In un tempo in cui tutto grida per farsi notare, Dopo il Ciao sceglie la via dell'intimità lucida e tagliente. "Tra il silenzio e il rumore" è una dichiarazione d'intenti: una mid ballad rarefatta e intensa che, come suggerisce il titolo, abita quel confine fragile in cui l’amore smette di parlare e inizia a pesare.
Milena Mingotti, con una voce sospesa tra dolcezza e disincanto, veste di carne un testo che è insieme confessione e presa di coscienza. La sua interpretazione non cerca mai l’effetto facile: è misurata, controllata, ma profondamente vulnerabile, come chi ha già sofferto e ora sceglie la verità, anche se brucia. Andrea Grossi accompagna con arrangiamenti essenziali ma ricchi di sottotesto: synth morbidi, incursioni glitch, e quel gusto per l’elettronica emotiva che guarda sia all’Italia più colta – Meg, Baustelle – sia a certo elettropop nordico fatto di malinconia e pulizia sonora.
L’equilibrio tra voce e produzione è ciò che più colpisce: nulla è lasciato al caso, ma nulla appare costruito. Si respira autenticità. È una canzone che non implora ascolto, lo merita. Il coraggio di Dopo il Ciao sta proprio qui: cantare l’amore, oggi, senza cedere al cinismo o alla nostalgia, ma facendolo diventare atto politico. Perché, come dichiarano loro stessi, “parlare d’amore è la cosa più provocante che si possa fare”.
"Tra il silenzio e il rumore" è un passo maturo di un progetto che si sta costruendo con coerenza e sensibilità. Un invito a non accontentarsi, a restare fedeli a ciò che si sente. Anche quando il silenzio fa più rumore di qualsiasi parola.
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La recensione Tra il silenzio e il rumore di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-07-01 07:34:17
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