Un cantautore indie pop, una band e i fiati: qualcosa di sempre più raro
Una piccola orchestra abbraccia con amicizia un cantautore indie con la sua voce e la sua chitarra acustica, i fiati punteggiano i versi con il giusto tocco di sorpresa mentre la band sostiene l'universo sonoro pop del brano con affetto. Insomma è tutto come la musica dovrebbe essere sempre.
Tabacco parla di vento e mare mosso, di cenere e città, di persone che a volte vanno in direzioni opposte, di distrazioni e notti ingannevoli, di palchi e pomeriggi chiusi in casa, di vertigini e sabbie mobili, di baci e capelli tra le coperte, di attese e preoccupazioni.
Gabriele Spira, musicista e produttore di sé stesso, classe '98, è partito da Napoli per sbarcare a Milano e circondarsi qui del basso di Antonio Bosco, della chitarra elettrica di Armando Boemio, della batteria di Rosario Di Giorgio, della tromba di Francesco Del Gaudio e del sax tenore di Simone Maucione.
Il risultato è quindi un quadro multicolore e corale che lascia ben vedere tutte le potenzialità presenti e future dell'autore a partire dalla scrittura e dalla composizione, senza tralasciare le capacità nell'interpretazione, la creatività, l'originalità e nemmeno l'orecchiabilità della forma canzone. Ma poi, alla fine, quanto tabacco ci vuole esattamente per "incendiare le preoccupazioni"?
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La recensione Tabacco di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-07-06 18:38:28
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