Una ballad emozionante per raccontare una relazione finita.
Quando finisce un amore, la realtà si frantuma in mille riflessi e ogni cosa, anche la più minuta, si trasforma in specchio del passato: un gesto, un odore, un volto estraneo che per un attimo sembra familiare. Fatti Miei, il nuovo brano di Derri, nasce esattamente in quella terra di mezzo tra la perdita e la necessità disperata di ritrovarsi. Ma, come scriveva Pavese, “Quando ci lasciavamo, non ci pareva di separarci, ma di andare ad attenderci altrove".
Scritta alla fine di una relazione cruciale, la ballad di Derri è un diario aperto, una confessione sussurrata più a sé stessi che a chi ascolta. E proprio in questa sincerità disarmata, quasi clandestina, sta la sua forza. Le armonie sono essenziali, sospese come respiri trattenuti, e accompagnano una voce che non cerca l'effetto, ma la verità. Una verità che scava piano, senza difese, fino a toccare quella ferita che chiunque ha tentato di rimarginare frequentando “altri corpi, altri sogni, altri bicchieri”.
La scrittura, vicina al miglior cantautorato italiano è tanto visiva quanto emozionale. Ogni verso sembra scolpito nell’urgenza di trattenere ciò che sfugge. L’assenza diventa presenza costante, fantasma discreto che si nasconde tra i suoni, in quella produzione rarefatta che lascia spazio al silenzio, come fosse parte integrante della musica stessa.
Come suggerisce il titolo, Fatti Miei non è un ritiro egoistico ma una presa di coscienza: la sofferenza è personale, irriducibile, ma può diventare materia condivisibile.
Derri riesce, con eleganza e misura pop, a raccontare il momento esatto in cui il dolore si trasforma da peso a spinta. Una canzone che non consola, ma comprende. E a volte è tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
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La recensione Fatti Miei di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-07-27 10:01:23
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