Sad AgendaShadowbathing2025 - Pop, Alternativo, Shoegaze

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Un brano notturno, in bilico tra dream pop e shoegaze, sul fascino che il buio è in grado di esercitare sugli artisti

Si intitola Shadowbathing ed è il singolo con cui, oltre ad aver chiuso il loro 2024, debuttano su Rockit i Sad Agenda, trio milanese composto da Fabrizio Mariani (voce e chitarra), Loredana Vacirca (basso) ed Enrico Mascarà (batteria).

Completamente autoprodotto, il brano del trio lombardo si muove senza fretta tra atmosfere malinconiche e vespertine, in grado di richiamare alla mente la nebbia che ammanta le strade della loro città natale durante i mesi più freddi.

Groove di batteria profondi e minimali, giri di basso che, anziché risolvere, generano un senso di caduta infinita, quasi ipnotica e chitarre ultra-riverberate che oscillano tra una gelida pulizia e passaggi più sporchi e abrasivi: è questo il tris strumentale capace di mettere Shadowbathing in bilico su una corda tesa tra il dream pop emotivo e silenzioso dei primi The XX e l'eterea avvolgenza dello shoegaze à la My Bloody Valentine.

Sonorità oniriche, in grado di inoltrarsi con eleganza nei meandri più profondi della notte, a cui i Sad Agenda affiancano sparuti cirri di strofe tra le cui pieghe si nasconde un'elegia al buio e alla sua capacità di diventare un potentissimo motore creativo per chi vive e respira arte, in ogni sua forma. 

Shy kids surviving
In fantasies in the dark
Noise will pixelate
Their world around

Intonano i Sad Agenda nel loro ultimo singolo. Ed è proprio nella parte cantata che si cela l'unico neo di Shadowbathing: la pronuncia inglese di Fabrizio Marini che, tradendo la propria nazionalità italiana, azzoppa a tratti l'indubbio pathos della strumentale. È risaputo quanto scrivere testi sia più complesso con la lingua del Belpaese piuttosto che con quella parlata al di là della Manica. Tuttavia, le band o gli artisti dovrebbero stare attenti a non scivolare in un inglese "maccheronico", con un accento più Adriatico che britannico.

A questo punto i Sad Agenda, se vogliono veramente valorizzare le prossime pubblicazioni, si trovano davanti a un bivio: dare una vigorosa "sciacquata di panni nel Tamigi" oppure provare a cimentarsi nella scrittura di testi in italiano. Il sound c'è, ed è veramente figo. Con una piccola aggiustata sul piano lirico i risultati non potranno che migliorare. 

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La recensione Shadowbathing di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-07-27 03:28:00

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