Una scarica di energia che chiude un capitolo artistico e apre una porta sul futuro.
Con il nuovo lavoro 6IXPAC, Caio Puto alza il volume e mette sul tavolo un EP che non conosce mezze misure. Sei tracce concentrate come un colpo in pieno petto, pensate per durare poco ma farsi ricordare a lungo. In meno di quindici minuti, il trapper di Feltre confeziona un pacchetto di energia compressa, pronto a trasformarsi in benzina per club e palchi.
Il titolo gioca con il doppio senso del “six-pack”: addominali scolpiti e pacchetto compatto, simbolo di forza e resistenza. Un’idea che si traduce in musica con brani rap, trap e urban costruiti per spingere forte, sostenuti dalle collaborazioni con Deba, Gazza e Littleh, che aggiungono ulteriori sfumature al mix.
Tra i momenti più incisivi spiccano STAR e SNAKE SNEAKERS, dove l’attitudine è cruda e diretta, mentre MUSICA SOLA apre un varco più riflessivo senza mai perdere tensione. Il filo conduttore resta la vocazione live: ogni beat sembra progettato per risuonare dal palco, tra bassi che scuotono i muri, corpi che saltano e strobo impazzite.
La produzione, curata insieme a Rippo, nasce in notti casalinghe e conserva quell’immediatezza ruvida che ricorda l’estetica punk applicata all’urban: niente rifiniture eccessive, solo istinto e urgenza. I riferimenti a Travis Scott, Future e Shiva sono chiari, ma il valore aggiunto di 6IXPAC sta nell’energia con cui Caio Puto riesce a farli propri.
Sotto questa esplosione, però, si intravede una nota più sottile: l’EP segna la chiusura di un ciclo. È l’ultimo progetto in questo stile prima di una svolta artistica, e forse proprio per questo suona come un addio in fiamme, un fuoco d’artificio breve ma intenso.
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La recensione 6IXPAC EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-09-02 07:58:28
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