techno industriale tra club culture e denuncia sociale
Con il remix di Workers, Ermete Lo Stige si muove in una zona di confine rara e difficile: quella in cui il dancefloor incontra la memoria politica. La traccia, originariamente firmata dai Border., non è un brano qualsiasi: un manifesto che affronta senza filtri il lavoro, la precarietà, le crepe dell’ideologia capitalista. Portarlo nella dimensione elettronica significava correre un rischio, ma la scelta non è quella della semplice estetizzazione sonora.
Il remix prende la fisicità dura e percussiva della techno industriale e la piega in funzione del testo: i beat martellanti diventano eco del peso materiale della fatica, il sound abrasivo traduce il malessere in vibrazione corporea. Ne viene fuori una traccia che insiste su una tensione, quasi una frattura, tra l’impulso del corpo e il bisogno di coscienza.
Non è solo un semplice pezzo da club, ma un lavoro che apre a una seconda dimensione: quella della techno come linguaggio politico, capace di farsi denuncia senza rinunciare alla potenza fisica. Workers si presenta così come una forma di resistenza ritmica, in cui il ballo non anestetizza ma mette in circolo nuove possibilità di ascolto.
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La recensione Workers - Ermete Lo Stige Remix di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-10-01 07:15:16
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