Come se i Sigur Rós fossero siciliani: l'Elettronica del Mare naviga tra i ricordi e i fiori di agrumi
Ai confini dell'universo sonoro creato da Lillo Morreale, che sa trasmettere gravità, allarme, profondità, intensa suspense (There used to be fireflies where I was born), si spande la distesa del mare, statuaria come una chiesa (Ocean is my Church). I rintocchi delle campane si diffondono acuti e tintinnanti al largo. È il paradigma dell'elettronica marina, mediterranea, insulare come le radici siciliane del polistrumentista
Così i versi cantati nel dialetto di Agrigento, la sua città d'origine, nuotano tra le onde sintetiche di un'oscurità nera come il mondo (Nivuru Munnu, Ni Persimu). Dagli abissi si levano ballate che raccontano storie di ricordi, di spiaggia, di profumo di fiori d'agrumi (Zagara, Scrusciu). La semina di elementi etnici lungo la traversata lascia spaziare l'ascolto, il pensiero e l'immaginazione dal Sud all'estremo oriente (All The Things I've Never Told You, Some Nights I Remember My Past Lives Under The Stars As A Feral Animal), fino al potente risveglio finale della coscienza nella pace interiore (Satori).
All Of My Life I've Been Dreaming About The Sea è il disco solista di debutto di Morreale - agrigentino di provenienza appunto, ma bolognese di adozione -, produttore e autore di colonne sonore per film e progetti audiovisivi. Le nove tracce sembrano rispondere alla regola della fusione continua tra stili: alla musica elettronica contemporanea e ai sintetizzatori si intrecciano i suoni della tradizione folk dell’area mediterranea europea e africana, da cui provengono strumenti come la baglama, il saz - strumento a corde in legno di gelso acquistato in Turchia - e il lotar, un piccolo liuto del deserto comprato in Marocco, realizzato con legno e pelle di capra.
In un immaginario affascinante, capace di creare un ponte creativo che unisce l'Islanda dei Sigur Rós, il Fabrizio De André di Creuza de mä, il Tarkovskij dei film "Solaris" e "Stalker" - cari al compositore - e l'Ernest Hemingway dei romanzi “Il vecchio e il mare” e “Isole nella corrente”, sono molto interessanti, originali e forse unici gli esperimenti che posano il dialetto sulle atmosfere ambient.
---
La recensione All Of My Life I've Been Dreaming About The Sea di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-10-20 22:18:05
COMMENTI