Extende play dalle radici solide e con interessanti ramificazioni tra generi: Pit segna un capitolo importante nel suo processo artistico di maturazione
Autunno di musica inedita per Pit: l'artista salernitano firma l'extended play (disponibile dal recente 17 ottobre) "POSTMUSICA PER POSTDEMOCRAZIE", frutto della collaborazione con la label Pelagicus Records.
Sei canzoni compongono la proposta d'ascolto complessiva, per un concept che ruota attorno il rapporto in progressivo riequilibrio tra umano e automa, animato attraverso soluzioni stilistiche dai contorni sfumati, con le inclinazioni hip-hop che si fondono all'attitudine da rock psichedelico e alle sperimentazioni electro. Una struttura complessa, che potrebbe risultare precaria ma invece, grazie alla lucida visione dell'autore, mostra i muscoli con disinvoltura, lasciando al fruitore un senso di crescente curiosità verso gli ulteriori sviluppi che la tracklist tiene in serbo per timpani interessati.
A quanto già approfondito, si aggiunge la cura nel tratteggiare scenari e sviluppi di una storia attraverso l'attento uso dei testi, che allentano o tendono il filo dell'emotività con abile maestria, senza lasciare spazio a momenti interlocutori o fasi di stanca.
È chiaro che "POSTMUSICA PER POSTDEMOCRAZIE" non è solo un capitolo della storia discografica di Pit, ma la prova tangibile che c'è un processo di maturazione in corso, giunto ormai a un punto valido e importante. Sarà interessante attendere, con fiducia, gli ulteriori sviluppi che arriveranno con l'avvicendarsi delle stagioni, perché ci sono buone credenziali per fare ancora della musica (o postmusica) da ascoltare con attenzione.
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La recensione POSTMUSICA PER POSTDEMOCRAZIE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-10-20 10:42:35
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