Brano autobiografico che unisce intimità e tecnica espressiva.
Denny Loe torna con un brano maturo e intimamente vibrante, in cui la parola si intreccia con le sfumature morbide dell’r’n’b. In Aberforth, il rapper torinese costruisce un racconto introspettivo che si muove tra fragilità e consapevolezza, esplorando l’ansia sottile di un amore che potrebbe incrinarsi. L’immagine evocata dal titolo (il fratello meno celebrato di Silente) diventa metafora di un sentimento complesso: la paura di non riconoscersi più, di vedere mutare ciò che si pensava immutabile.
Il testo nasce da un momento reale di tensione familiare e si trasforma in una riflessione universale sulla vulnerabilità dei legami. La scrittura è precisa, senza retorica, capace di far convivere lirismo e concretezza quotidiana. La produzione, curata nei dettagli, accompagna la voce con equilibrio, alternando passaggi più intimi a una base che cresce di intensità fino a un ritornello immediato, di quelli che si imprimono nella memoria.
La tecnica di Denny Loe si conferma solida: il flow è fluido ma controllato, ogni parola trova il suo posto con naturalezza. Aberforth è un passo avanti nel percorso artistico del rapper, un brano che unisce introspezione e musicalità con una maturità che lascia intravedere nuove direzioni, più emotive e consapevoli.
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La recensione Aberforth di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-10-24 06:37:32
COMMENTI (1)
Ciao Marco, ti ringrazio davvero per le belle parole spese per questo brano. Una botta di autostima incredibile! Bell’articolo, complimenti!