La domanda di tutti i giorni diventa il grido corale di una lettera sonora
Come stai? È la domanda che poniamo e riceviamo tutti, ogni giorno, più volte al dì. A volte la facciamo senza crederci, forse non ascoltiamo con attenzione nemmeno la replica. Allo stesso modo possiamo rispondere quasi in automatico, con una consapevolezza pressoché nulla. Probabilmente più che un quesito, si tratta ormai di un intercalare, un'abitudine, un saluto di routine, un incipit di dialogo.
Anzi per la precisione sono le due parole incise al centro di una lettera, magari musicale, sicuramente mai spedita né recapitata. Una lettera electro rock, vibrante e corale, da leggere cantando in gruppo a squarciagola inseguendo il ritmo. Una lettera virtualmente indirizzata, dritta come un treno, verso la stazione degli amori finiti.
D'altra parte avevamo già incontrato michiamanojack - all'anagrafe Giacomo Calloni - proprio lungo la tratta Firenze - Roma in mezzo alla nebbia di mille sigarette, con la cifra riconoscibile del suo cantautorato indie pop. Polistrumentista toscano classe 1997, dalla chitarra al pianoforte senza dimenticare il basso e la voce, il suo stile è ironico, graffiante e romantico ma soprattutto - da sempre - autobiografico.
Così il brano viaggia in "contromano" al termine di una relazione perduta, quando resta al limite un po' di amaro in bocca, insieme a una frase non detta lasciata in un angolo della mente. E subito si diventa stranieri l'uno per l'altro.
"Hai la valigia pronta e le chiavi in tasca. A volte non basta", recitano i versi del testo. Insomma ci saranno aperitivi, feste, libri, qualche calice tra le dita e "le pastiglie per il mal di testa", ma la verità è che le persone si perdono e all'improvviso non si chiedono neanche più come stai.
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La recensione Come Stai? di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-11-14 15:35:17
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