Tra glitch, chitarre downtuned e spirali autodistruttive: il veleno di un amore disfunzionale
È un costante scontro sonoro e semantico il motore che muove Serenapocoserena, il nuovo singolo degli Hops&TeenRomance. A un paio di mesi dall’uscita di Respira, il duo siracusano formato da Joele "Hops" Blundo e Riccardo “TeenRomance” Bongiovanni torna infatti con un brano costruito attorno al connubio tra l'aggressività del metal e i disturbi digitali dell’elettronica.
Un mix già sfoderato dal gruppo nel singolo precedente, ma che in questo caso preferisce seguire una bussola che punta maggiormente verso l’analogicità del primo componente. Nonostante le voci di Blundo e Bongiovanni vengano più volte "sporcate" da glitch ed effetti digitali che ricordano da vicino la fase electronicore dei Bring Me The Horizon, Serenapocoserena appare infatti come una traccia più lineare, materica, meno incline a disperdersi nelle molteplici aperture sonore che caratterizzavano il singolo precedente.
In questo loro nuovo pezzo, Hops&TeenRomance camminano con sicurezza su una fune tesa tra eteree sospensioni melodiche e riff dalla notevole potenza di fuoco, sostenuti da una sassaiola di chitarre downtuned che scagliano nei nostri padiglioni auricolari un punk "metalcorizzato" à la Pierce the Veil. Una linearità che, verso la chiusura del pezzo, si spezza del tutto, culminando in un’orgia sonora finale in cui distorsioni chitarristiche e urla screamo esplodono in un caotica baraonda rumoristica.
Ed è proprio questo gioco di contrasti, diviso tra pause e attacchi frontali, diventa la cornice di strofe che, con una certa dose di edonismo, scavano dentro un legame affettivo malato, la cui fine trascina il protagonista in una spirale di dolore e smarrimento che degenera in una serie di comportamenti pericolosamente autodistruttivi.
E sto bevendo ancora
Se ti bacio le tue labbra sanno di cola
Più te ne vai più stringo il cappio alla gola
Era bello esser nostri solo per un’ora
Cantano gli Hops&TeenRomance nel loro nuovo singolo. Nonostante la sua anima più “analogica” rispetto al passato, Serenapocoserena resta comunque un pezzo capace di sfoderare sonorità indubbiamente originaliche grazie alla loro natura schizofrenica, spiccano (e non poco) nel vasto panorama underground italiano.
Un altro tassello in grado di confermare l'ottimo lavoro indennitario compiuto da Studio Lacrima, etichetta fondata da Sconforto e casa madre del duo siracusano. Un singolo che non solo conferma la direzione intrapresa, ma accende anche la curiosità verso quello che Blundo e Bongiovanni hanno intenzione di sfornare nei mesi a venire.
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La recensione Serenapocoserena di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-11-22 23:34:22
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