ZebraCTRL+Z2025 - Rock, Industrial, Electro

CTRL+Zprecedente

Un pezzo ibrido che mette in scena lo scontro (attualissimo) tra realtà analogica e simulazione digitale.

Quando si prova a immaginare quale direzione prenderà la musica, la discussione si divide in due fazioni: chi crede che il futuro appartenga agli strumenti elettronici e chi invece sogna un ritorno prepotente dell’analogico, richiamando il grande comeback dei dischi in vinile. Ci si dimentica però che spesso la via di mezzo è quella più sensata sul lungo periodo.

Un sentiero che gli Zebra.sys sembra abbiano deciso di percorrere con il loro progetto, inaugurato dal singolo CTRL+Z. Completamente autoprodotto, l’esordio discografico del duo romano - nato dall’incontro tra Eugenio Giacomo Maglio e Paolo Castellani - mette in scena il rapporto sempre più conflittuale tra realtà fisica e finzione digitale.

Uno scontro che emerge già dalla modalità stessa di pubblicazione del singolo, "splittato" in due floppy disc: uno blu, con la versione originale del brano, e uno rosso, con un remix in chiave techno. Una scelta che ricorda le pillole offerte da Morpheus a Neo in Matrix, che offrono rispettivamente verità e consapevolezza di una realtà difficile o ignoranza e il ritorno a una comoda simulazione sintetica.

E proprio come il bivio manicheo che dà inizio al film dei fratelli (ora sorelle) Wachowski, CTRL+Z nasce dove il digitale si incrina. Tre minuti e mezzo costruiti attorno a drum machine martellanti, sul filo dell’industrial, e synth overdriven, talmente aggressivi da bucare letteralmente il mix. Un plateau sonoro ben piantato in una french house à la Daft Punk sotto steroidi, in cui Maglio e Castellani decidono di innestare elementi rock "analogici", garantiti da un giro di basso ipnotico e continue incursioni di chitarra elettrica.

Una strumentale ibrida, in bilico tra umano e robotico, in cui la voce degli Zebra.sys emerge a tratti tra i tanti layer sonori, inneggiando, come l'omonimo comando per PC che dà il titolo al pezzo, a tornare indietro nel tempo, non tanto per correggere i propri errori, ma per trovare uno spazio di scelta per rimettere sé stessi al centro di tutto.

A conti fatti, CTRL+Z è un pezzo che, rimbalzando senza soluzione di continuità tra rock e musica elettronica, offre sonorità davvero interessanti soprattutto in un Paese, l'Italia, dove l'innovazione fatica ad arrivare. Un singolo con cui gli Zebra.sys ci mettono in mano il biglietto da visita di un percorso artistico che, con queste premesse, sembra essere davvero promettente.

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La recensione CTRL+Z di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-12-31 12:35:58

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