Bee Bee SeaStanzini Can Be Alright2025 - Rock

Disco della settimanaStanzini Can Be Alrightprecedente

Stanzini Can Be Alright è un salto in avanti nella discografia dei Bee Bee Sea. Nella loro apocalisse garage padana oggi c'è spazio anche per qualche apertura emotiva, commovente ma pur sempre abrasiva

Eccoli qua, quelli che hanno fatto esondare l'isteria garage nell'alto mantovano, loro che furono passati in radio da sua maestà lucertola Iggy Pop, loro che in un repertorio di treni ad alta velocità da pogare fino allo sfinimento hanno prodotto la miglior cover possibile di Piangi con me (sha-la-la). Eccoli qua, i Bee Bee Sea, a cinque anni da Day Ripper, gioiello fulminante, a dirci che sono cresciuti, ma non invecchiati, a dirci che si possono togliere bpm ai pezzi senza perdere intensità, a dirci che sono sempre quella band che puzza di America con la A maiuscola, che fa gasare senza un perché. O forse un perché ci sta: suonano di cristo.

Stanzini Can Be Alright, il loro quarto album, prende il nome dall'azienda di calzini di Castel Goffredo, ed è una dichiarazione con cui i Bee Bee Sea si voltano a guardare la strada di casa, in un addolcimento di sound che porta fin dalle prime battute del disco a pezzi come Memories of Another Life, un pezzo dolcissimo fatto di ricordi che sembrano appartenere ad una vita passata, una serie di fantasmi che tornano a farci visita, mentre la chitarra accompagna con un riff agrodolce la voce sgraziata - e in questo caso commovente - di Wilson.

Sta in queste aperture emotive la carica per i pezzi più spacconi e marcatamente "beebeesiani", che per la prima volta arrivano come esplosioni isolate, e ancora più strutturate. Per i Bee Bee Sea la musica sfonda i contorni della seriosità, si trasforma in un gioco irresistibile, dove le regole sono chiarissime, ed è per questo che ci si diverte. Ed è un gioco la cover del disco, che pare un manifesto sportivo d'altri tempi; sono un gioco gli abbinamenti a coppia di alcuni brani, i cui titoli si parlano - Keep It Cool/Keep It SlowAngel/Angel In Church, e il trittico It's All About The Music - come in un dialogo interno che crea collegamenti, inside jokes, auto-commenti ironici sul proprio modo di fare musica.

E quando è tutto così spassionato e spontaneo non sembra più nemmeno di essere nel 2025, non sembra nemmeno di essere in mezzo alla crisi della discografia, perché la musica dei Bee Bee Sea è quello che vorremmo sentire quando la sera entriamo per caso in un piccolo club. Il gioco che mettono in scena con Stanzini Can Be Alright è uno di quelli pericolosi da strada di provincia, una gara di derapate con la moto, una camminata su una corda tesa tra due pali della luce. C'è il rischio di lasciarsi abrasioni forti  sui gomiti e sulle ginocchia, c'è il rischio che i riff grattuggiati di questi tre figuri contagino i nostri gusti facendoci desiderare un'apocalisse garage.

Chissà dove saranno i Bee Bee Sea tra qualche anno, se compiranno la metamorfosi diventando i Replacements della bassa padana, se questo lavoro sempre più bello sul suono grezzo li avrà portati in Minnesota, ma sempre fedeli alle proprie origini, con un paio di Stanzini ai piedi. Dovunque andranno noi saremo sotto palco come dei forsennati, a sognare il "ROK di Wilson Wilson &co.

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La recensione Stanzini Can Be Alright di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-11-21 00:25:00

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