Ballare tra glitch, rumori e distorsioni ma restare umani nel suono.
///mai schivato le tue lame è il titolo del nuovo pezzo con cui DIBASE, al secolo Gianmarco Servadei, rende ancora più manifesto l’obiettivo che vuole concretizzare con la sua musica: farci ballare sopra le nostre piccole, grandi disgrazie.
A meno di un mese di distanza dal suo singolo d'esordio :::combattiamo, l’artista romagnolo di nascita e milanese di adozione torna con un brano che rimbalza come una scheggia impazzita tra glitch e hyperpop. Un dualismo sonoro che mette in dialogo generi vicini e allo stesso tempo distanti, ben rappresentato dal netto cambio di scenario tra strofe e ritornelli.
Le prime sono infatti caratterizzate da ritmi frammentati, synth astratti e bug digitali che sembrano sabotare la narrazione del brano. Quando arriva invece il momento dei refrain, la traccia si apre a una cassa in quattro quarti che, sorreggendo ipnotici lead di supersaw, trascina il pezzo verso una dimensione più fisica e collettiva.
Un andamento bipolare, su cui si muove la voce irrequieta di Servadei che, tra atmosfere perifericamete notturne e stati di coscienza alterati, prova a individuare una possibile risposta alle moderne solitudini dell’era post-internet. Non una promessa di guarigione, né un elisir capace di salvarci da questo becero e alienante presente, ma qualcosa di più fragile e umano: la compagnia nel caos, il ritorno a un contatto interpersonale intenso, imperfetto ma necessario.
Ho perso tutti i liquidi del corpo
per non farti piangere da sola
per restare nei paraggi
quando il mondo ti è sembrato troppo stretto
per starci dentro con me
che non ho mai schivato le tue lame
Canta DIBASE nel refrain del suo ultimo singolo. ///mai schivato le tue lame è un brano forsennatamente schizofrenico, che nonostante si basi su sound dichiaratamente digitale è pervaso dal primo all'ultimo secondo da un bisogno urgente di contatto umano, di presenza, di prossimità.
Un nuovo e importante tassello che conferma la bontà del percorso artistico intrapreso da DIBASE, capace di apparire maledettamente ben definito nonostante sia appena agli inizi. E se queste sono le premesse, sembra proprio che questo giovane artista romagnolo sia pronto a riservarci bellissime sorprese in questo 2026 che sta per bussare alla nostra porta.
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La recensione ///mai schivato le tue lame di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-12-24 23:19:21

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