Creme Sulla collina puoi seppellire ciò che non ami più 2007 - Cantautoriale

Sulla collina puoi seppellire ciò che non ami più precedente precedente

La sua storia è simile a quelle che solitamente escono fuori dalla biografia tipica del rapper nord-americano di turno: la violenza del quartiere, le botte, la malavita che impera e, infine, la fuga salvifica. Non abbiamo dubbi nel credere che a Creme, al secolo Maurizio Vierucci, sia andata davvero così, che la musica abbia funzionato come collante della sua nuova vita, all’interno di un più o meno repentino passaggio dai tentacoli del natio borgo selvaggio alle braccia rassicuranti di Cristina Donà, co-produttrice del suo album d’esordio nonché voce duettante nella title-track. “Sulla collina puoi seppellire ciò che non ami più” è un condensato di bella robina, dove è possibile trovare un po’ di tutto, a cominciare da tanto buon rock and roll, spesso accompagnato da venature blues e country. Facile farsi venire in mente Ivan Graziani (e forse il titolo del disco è un richiamo al cantautore abruzzese) e il vecchio Edoardo Bennato (non solo per l’uso dell’armonica a bocca), roba da far venire l’orticaria ai fautori dell’indieomorte, ai quali il nostro tende comunque una mano con un opener in stile Moltheni (ormai, appena si sente un minimo accenno di piano wurlitzer si pensa subito a lui…) e una chiusura (“Dimmi mamma quando torni”) dall’incedere allucinatorio. Ma, in fondo, sono le ballate in salsa acustica, assieme a qualche richiamo ai tempi andati (le chitarre in stile Shadows in “Il sentiero che porta alla fossa”, per esempio) e qualche dose di adrenalina (“Tu che parli sempre tu che non ascolti mai”) a dominare la scena, quasi come se Creme volesse impossessarsi del passato e dichiarare il suo distacco da una modernità nella quale stenta a riconoscersi, come spiega, in un certo modo, nei testi di “Famoso” e “La mia gente”. Lavoro dall’impianto classico ma non per questo banale o privo di idee, “Sulla collina puoi seppellire ciò che non ami più” si rivela anche contagioso, se è vero che l’estensore di questa recensione fischietta la title-track da almeno un paio di settimane.

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La recensione Sulla collina puoi seppellire ciò che non ami più di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-11-09 00:00:00

COMMENTI (5)

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  • livere 17 anni fa Rispondi

    sulla collina è proprio un gran pezzo. bravo.

  • quid 17 anni fa Rispondi

    sì sì, mi accodo. davvero un bel dischetto...

  • utente0 17 anni fa Rispondi

    il disco è molto bello...complimenti

  • utente0 17 anni fa Rispondi

    il disco non l'ho sentito...ma davvero meriterebbe un premio per la bruttezza dei titoli delle canzoni!!! "fare un gruppo è un po' morire"???
    In bocca al lupo lo stesso...

  • utente0 17 anni fa Rispondi

    non male, proprio niente male