Udus Doomood 2007 - Strumentale, Noise, Jazz

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Cosa buona questi Udus, magistralmente formati da Luca T. Mai (sax degli Zu, il Gruppo dell’Avanguardia italiana) con altri due instancabili animatori delle scena jazz-core romana: Manlio Maresca (Neo, Squartet) e Antonio Zitarelli (Neo).

Lo scontro artistico partorisce inedite ed eccitanti dinamiche. In apertura “Murder Goodness” è il pezzo più alla Zu, mood ossessivo e bello pieno, il sax svetta su tutto. Poi in “Beach Of The Peace” scavano dentro un limpido math-rock con contorcimenti bluseggianti, indelebile marchio di fabbrica della chitarra al fulmicotone di Manlio. Il terzo è il segmento più evoluto, sette infernali minuti che viaggiano in territori doom, siamo in zona Sunn 0))). Dopo una rapida e istituzionale scheggia alla Naked City si passa a “In Pompa Magna” che recupera un sound industrial con pesante beat in 4/4, alla Einsturzende Neubauten per capirci. Atmosfere jazzate nel finale che riconciliano le armonie tra gli esseri e la pace nel mondo, finalmente riposiamo l’orecchio.

Un esordio denso e scuro, strumentale e impastato di petrolio fino al midollo, sempre col purissimo taglio black di quella chitarra che non demorde. Solo 34 minuti, ma di vera gioia.

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La recensione Doomood di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-12-21 00:00:00

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